Foto di famiglia

La vita non è quella che si è vissuta ma quella che si ricorda, e come la si ricorda per raccontarla

(Gabriel Garcia Marquez)

Ogni vita meriterebbe di essere raccontata. Perché ogni storia è unica e preziosa e, come tale, andrebbe salvaguardata, conservata. Sì, ricordata. Anche se per un istante, breve e intenso come il lampo di una macchina fotografica d’altri tempi. Come alberi, tutti i personaggi di questa foto di famiglia vengono dalla terra, si sono mossi sulla terra, se ne sono nutriti, ci hanno giocato. La terra di un giardino toscano, sfondo di una serie di vite e di questa foto, che ha attraversato gli anni e le epoche ma che non ha perso l’urgenza di lasciarsi raccontare, ripercorrere. Ed è stato bellissimo, per me, incontrare e conoscere queste persone, entrare nelle loro vite, perdersi nelle loro speranze. È stato bellissimo perdersi nell’amore di Nazareno per la sua terra, nella dedizione di Severina, nell’affetto puro e incondizionato di Palmirina, nelle braccia forti e nel cuore tenero di Ulderigo, nelle lettere d’amore di Leonilda, nella musica del cuore di Azelio, nelle note strazianti del pianoforte di Margherita, nella fanciullezza di Leonardo. È stato un privilegio conoscere e toccare i loro oggetti quotidiani, ormai carichi di storia e in grado di restituire epoche a me sconosciute. Ed è stato così che, grazie all’offerta di Nicola Civinini, le piccole storie di ognuno hanno composto una Storia. Grazie davvero a Nicola, che ha saputo cogliere il cuore di queste persone e fare di loro dei personaggi, fermi in questa Foto di famiglia, seduti nel loro giardino toscano, eppure così presenti, stasera, con noi.

Alessandro Di Marco 2015